Abbiamo sentito parlare degli alimenti italiani in tutti i modi: dalla definizione di street food (cibo da strada) a quello slow, senza dimenticare le cucine stellate. Ma avete mai sentito pronunciare il nome di qualche alimento inerente il Food Luxury? Si tratta di un nuovo modo di indicare il cibo, ed è stato coniato direttamente dalla Coldiretti.
In occasione di una recente conferenza, durante l’Expo di Milano, la Coldiretti ha voluto ricordare come tanti alimenti italiani siano cari, ma assolutamente gustosi e molto particolari. Da questa sempolice definizione è nato il concetto di “Food Luxury”.
Ma quali sono questi alimenti unici nel loro genere? Ovviamente, prima di tutto, non può mancare il tanto amato tartufo. In fondo, nel corso dell’anno (ma, soprattutto, quando è il loro periodo migliore), vengono bandite delle vere e proprie aste per accaparrarsi il pezzo migliore.
Continuiamo, poi, con altri alimenti davvero di lusso e costosi: stiamo parlando del culatello, dello zafferano (acquistare poche bustine significa, quasi, acquistare un gioiello), della bottarga e dell’Aceto balsamico tradizionale di Modena dop.
In quest’ultimo caso dobbiamo fare attenzione a non confonderlo con quelli economici (e sono purtroppo numerosi!) che troviamo al supermercato. Non dimentichiamoci, poi, l’essenza di bergamotto e l’olio extravergine di oliva prodotto in Romagna (in un piccolo fazzoletto di terra che lo rende prezioso e naturalmente caro).
E infine parliamo degli ultimi due alimenti che fanno parte della lista del “Food Luxury” (o “Luxury Food che dir si volglia!”): stiamo parlando del caviale di lumaca (e vi sfido a trovarlo!), e dello spumante arricchito da una grattugiata di oro alimentare da ben 23 carati. Ovviamente, anche l’etichetta al suo esterno non poteva che ricordare il lusso, in quanto è arricchita da cristalli di Swarowski.
Insomma, gli alimenti italiani sono davvero numerose e alcuni di essi di gran pregio! Avete la tentazione di provarne uno?