E’ sempre più frequente l’uso di droghe e alcol anche fra i giovanissimi. Un fenomeno allarmante che dilaga malgrado l’informazione punti alla responsabilizzazione e alla presa di coscienza di un problema che non può restare silente.
I genitori, fiutato il problema, entrano in uno stato angoscioso, perché è traumatico dover impattare con un figlio adolescente o anche più grande che ha iniziato a far uso di droghe. Prima che diventi una certezza, bisogna però avere dei segnali inequivocabili. Come raccogliere questi segnali? Come scoprire se tuo figlio fa uso di droghe?
La ricerca delle cattive compagnie può non essere il segnale cui affidarsi, la droga può divenire un vizio anche da coltivare in solitudine. Certo, è un primo allarme quello che vuole farci drizzare le orecchie e aprire gli occhi di fronte alla possibilità che un figlio abbia delle conoscenze poco raccomandabili, ma non esaustivo.
Anche a scuola, un luogo dove i genitori mandano i figli per ricevere un’istruzione, sicuri che siano protetti, può in realtà essere un covo di spacciatori baby che si avvalgono del pubblico di proseliti per far qualche soldo. Ma il problema, fin tanto si tratta di qualche sigaretta “truccata” con cannabis è ancora marginale, più drammatico è sicuramente il dilagare di droghe più pesanti, come la cocaina dai costi esorbitanti, che però si insinua anche nelle comitive dei più giovanissimi dove magari c’è il ricco rampollo o il furbo con gli agganci giusti che la porta e la condivide.
In tutti questi casi, come può un genitore star tranquillo che suo figlio non prenda una brutta piega? Come ci si può affidare al caso o alla filosofia del “tanto sono giovani e le esperienze alla loro età si devono pure fare?!” Non è così se ci si mette nei panni di una mamma che non sa neanche cosa sia ‘erba’ o come si assuma la cocaina, perché se è pur vero che le persone 40enni di oggi già erano nell’epoca della generazione più evoluta rispetto alle precedenti, è anche da supporre che qualcuno non sappia di cosa si parla quando si dice “mi faccio uno spinello”. Non nel senso letterale, ma in quello concreto. Non tutti, infatti, sono passati attraverso gli spinelli nella loro età acerba. A volte diventa difficile anche capire che si è in presenza di un problema simile, proprio perché non si ha esperienza. Ma allora come scoprire se tuo figlio fa uso di droghe?
Se pensi che tuo figlio faccia uso di droghe, perché lo vedi strano, diverso, più irascibile, meno presente, insomma se noti dei segnali chiari, intervenire con durezza non servirà a nulla. Puoi decidere di farlo seguire da un professionista, dopo aver valutato che il problema è di una certa entità, ma minacciarlo o sottoporlo a delle punizioni non sortirà l’effetto della redenzione. Sottovalutare la dipendenza, seppure minima dall’alcol o da uno spinello, non è un bene, perché nel tempo anche queste sostanze possono provocare dei disturbi fisici e psicologici. E in ogni caso una dipendenza non è mai positiva. La soluzione, di fronte all’ipotesi di una dipendenza già in atto, è quella di ricorrere a degli specialisti.
Se non si hanno conferme del fatto che un figlio usi sostanze stupefacenti, ma è forte il sospetto, vi sono dei segnali che possono essere rivelatori. Se il ragazzo o la ragazza fa uso di droghe, potresti tenere sott’occhio il consumo di denaro.
Un altro particolare da osservare sono gli sbalzi d’umore, che possono essere dovuti ad uno stress da dipendenza o essere anche l’origine e la causa scatenante il ricorso a droghe.
Osserva anche il dettaglio degli occhi: se sono rossi probabilmente è perché si fa uso di cannabis, spinelli. Se invece la pupilla è dilatata, allora potrebbe trattarsi dell’uso di pasticche.
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