Dal 2005 è stato introdotto sulle strade italiane lo strumento del Safety Tutor. Il Sistema informativo per il controllo della velocità (SICVE), noto appunto come Safety Tutor, è un particolare impianto grazie al quale si procede a misurare la media della velocità dei veicoli.
Si tratta di uno apparecchio sviluppato nel 2005 da Autostrade per l’Italia, gradualmente installato sulle tratte a più elevato tasso di mortalità. Oggi sono diverse le postazioni per le strade italiane in cui si trovano safety tutor attivi.
La gestione del Tutor è affidata alla Polizia Stradale. Si differenzia del tradizionale e più conosciuto autovelox, che ha il compito di misurare la velocità istantanea dei veicoli in un apposito punto, dal fatto che prende in considerazione la velocità media in un arco anche di diversi chilometri.
In questo modo si riesce a fornire un valore attendibile che in un tratto prolungato di strada si sia superato il limite previsto, evitando così di andare a penalizzare soltanto coloro che superano il limite di velocità in brevi tratti (ad esempio durante un sorpasso).
In base agli ultimi dati resi noti da Autostrade per l’Italia, nel 2012 era prevista una copertura su 235 tratte, corrispondenti a quasi 3.000 chilometri. Il sistema SICVE ha registrato quasi mezzo milione di eccessi di velocità, con un calo di quasi il 30 per cento rispetto all’anno precedente.
A seguito dell’entrata in azione del controllo sulla velocità, nelle tratte autostradali sottoposte a tutor, si è registrato anche un calo degli incidenti dovuti proprio ai casi di alta velocità. In base ai numeri forniti dalla società Autostrade per l’Italia, ne deriva che l’introduzione di questo strumento ha prodotto perciò i risultati sperati.