Quanto costa un conto corrente in Italia? A dircelo è la Banca d’Italia, secondo cui nel corso dell’ultimo anno sarebbe tornata a salire la spesa per la tenuta di un conto corrente nel nostro Paese. Lo scorso anno infatti il costo medio di gestione dei risparmi presso le banche italiane ha raggiunto gli 82,20 euro, in aumento di 30 centesimi rispetto al 2013. Un’inversione di tendenza dopo il calo di 7 euro registrato un anno prima.
Sempre secondo quanto affermato dalla Banca d’Italia – che ha elaborato tali risultati sulla base di un campione composto da oltre 13 mila clienti distribuiti su 627 sportelli di 150 banche e 47 sportelli postali – la spesa per canoni e altri oneri fissi è rimasta praticamente invariata nel 2014 (-0,1 euro), mentre le spese variabili sono aumentate di 40 centesimi.
Ancora, è sempre Bankitalia a ricordare che gli oneri fissi continuano a rappresentare oltre i due terzi della spesa complessiva, mentre la parte restante è costituita dalle spese per le disposizioni impartite dalla clientela.
E così, “dopo tre anni consecutivi di costante diminuzione, le spese fisse sono rimaste per lo più invariate a 8,60 euro, segnando un calo di appena 10 centesimi rispetto a un anno prima”, si legge nell’analisi della Banca d’Italia secondo cui i sensibili aumenti dei canoni delle carte di credito e delle “altre spese fisse” sono stati sterilizzati dalla contrazione degli altri canoni e delle spese per invio estratto conto.
“Le spese variabili sono cresciute in media di 40 centesimi di euro, attestandosi a 26,6 euro”, hanno spiegato da Via Nazionale. “L’aumento è attribuibile alla maggiore operatività, passata da 131 a 140,4 operazioni annue. A parità di numero di operazioni effettuate durante l’anno, la spesa sarebbe diminuita di 50 centesimi di euro in ragione delle minori commissioni unitarie”.
