Il segmento della realtà virtuale, con i visori che si collegano ad altri dispositivi (i cellulari) per poter permettere una migliore esperienza nella fruizione dei contenuti multimediali, sta per arricchirsi di un importante operatore: a partire dal 2017 Sky permetterà infatti di convertirsi a questo tipo di tecnologia, utilizzando l’altissima definizione per le trasmissioni televisive, e permettendo pertanto allo spettatore di immergersi con ancora maggiore efficacia nel mondo dei contenuti che il network di Murdoch è in grado di offrire.
Insomma, se il 4D al cinema non sembra avere sfondato, c’è un 4 (ma K) che potrebbe essere in grado di giovare agli operatori televisivi. Sky ha già mostrato un’anteprima delle potenzialità di questa tecnologia attraverso la visualizzazione di un documentario in un evento chiamato Wired Next Fest, ma naturalmente l’obiettivo sembra essere quello di immergere in misura ancora più convincente lo spettatore all’interno dei suoi contenuti, e in particolar modo di quelli sportivi, o nei documentari.
Oltre all’alta definizione delle proprie trasmissioni, Sky ha in mente di investire anche nell’altro tassello che permetterà di ottenere una visione con “giroscopio”, posizionando sempre più telecamere, utili per poter annoverare una vera visione a 360 gradi (un esperimento è stato in tal senso effettuato con la trasmissione della finale di X Factor).
Grazie al 4K Sky renderà dunque la qualità visiva dei programmi tv almeno quattro volte migliore rispetto ai full HD, e sarà disponibile anche per televisori più grandi di 55 pollici. Con gli Europei 2016, in corso di avvio, sarà già disponibile invece il super HD, un’evoluzione sicuramente gradevole rispetto all’HD classico.
