Stando ai dati Istat, la disoccupazione italiana sarebbe rimasta stabile all’11,1% nel corso del mese di ottobre, per un livello che è il minimo da 5 anni a questa parte. Il dato fornito dall’Istituto nazionale di statistica è risultato essere in linea con le attese di consenso, con un’occupazione poco variata (-5 mila unità).
Ad ogni modo, il dettaglio dell’indagine non è positivo. Diminuisce infatti per il terzo mese consecutivo il numero di dipendenti permanenti (-1000 unità, dopo le -27 mila precedenti) mentre i dipendenti a termine crescono ancora, per il nono mese consecutivo (+17 mila unità). L’aumento dei lavoratori dipendenti è compensato all’incirca in egual misura dal calo dei lavoratori autonomi (-21 mila unità dopo i +16 mila di settembre). Anche il numero di inattivi è poco variato (-5 mila unità, dopo la salita significativa di settembre).
Stando alle elaborazioni Istat, il tasso di inattività risulta di appena un decimo superiore al minimo storico di 34,4% toccato in luglio e agosto. È invece tornato a calare, dopo qualche mese di sostanziale stabilità, il tasso di disoccupazione giovanile (a 34,7% da 35,4% di settembre).
Infine, si noti come il livello eguaglia il minimo da oltre 5 anni già toccato lo scorso marzo e che la creazione di posti di lavoro risulta ancora una volta concentrata tra i lavoratori più anziani (+31 mila gli occupati ultracinquantenni).