È uno dei “grandi” rimedi domestici: la convinzione che l’acqua ossigenata sbianchi i denti. Ma è realmente così?
Iniziamo con il ricordare che la maggior parte delle bottiglie di perossido di idrogeno (questo il nome dell’acqua ossigenata) che puoi acquistare in un negozio sono diluite al 3% circa. La quantità di perossido di idrogeno nei trattamenti sbiancanti commerciali varia e può raggiungere fino al 10% in alcuni prodotti.
Tuttavia, gli studi scientifici suggeriscono che la diluizione è una buona cosa quando si tratta di utilizzare il perossido di idrogeno per lo sbiancamento dei denti; le concentrazioni troppo forti possono infatti danneggiare lo smalto o il rivestimento esterno dei denti, contribuendo a generare effetti nocivi sulla vostra salute.
In particolare, in un recente studio, gli scienziati hanno applicato soluzioni diluite di perossido di idrogeno del 10, 20 e 30% sui denti umani che erano stati estratti. Hanno così scoperto che soluzioni a più alta concentrazione hanno causato più danni ai denti che benefici, e hanno anche scoperto che, come era prevedibile, i danni aumentano all’aumentare dell’esposizione del perossido di idrogeno. Quanto basta per suggerire che trattamenti a bassa concentrazione di perossido di idrogeno, applicati per periodi di tempo più brevi, hanno il minor potenziale di danneggiare i denti.
Secondo un altro studio, gli scienziati hanno scoperto che una soluzione al 5% di perossido di idrogeno era altrettanto efficace di una soluzione al 25% per lo sbiancamento dei denti. Ma per raggiungere lo stesso livello di bianco, occorrerebbe sbiancare i denti con la soluzione al 5% per 12 volte per ottenere lo stesso livello di sbiancamento di una sola volta con la soluzione al 25%.
Insomma, se stai usando trattamenti a bassa concentrazione, dovrai eseguire più trattamenti per ottenere il tuo bianco desiderato.