Come funziona la tracciabilità nella componentistica industriale

mercato finanzaLa componentistica industriale di precisione rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy e, non a caso, ha un ruolo di grande importanza dal punto di vista delle esportazioni. In effetti, tutta la tecnologia che viene prodotta nel nostro Paese deve essere tracciata, sia per una questione di sicurezza, sia per ragioni di tutela. Per quanto possa sembrare un investimento costoso, la tracciabilità è in realtà una soluzione che è destinata a rivelarsi conveniente dal punto di vista economico nel corso del tempo, sia sul medio che sul lungo termine, dal momento che contribuisce a migliorare i processi e, di conseguenza, limita i costi che sono correlati a potenziali errori di produzione.

In un contesto economico come quello attuale in cui tutti i mercati esercitano una pressione sempre più elevata, non si può fare a meno della marcatura dei prodotti. Un approccio di questo tipo è fondamentale non solo per l’industria aeronautica e per l’automotive, tra le prime a comprenderne l’utilità, ma per una grande varietà di industrie manifatturiere che hanno imparato ad apprezzare il carattere permanente e affidabile di tutte le marcature. Ma in che cosa consiste, dal punto di vista pratico, la tracciabilità nella componentistica industriale? Essa rappresenta un procedimento in virtù del quale un insieme di prodotti o un singolo prodotto possono essere seguiti per il loro ciclo di vita intero: ciò è possibile grazie a un identificativo unico che viene collegato con una base di dati.

Secondo la norma UNI EN ISO 9000, si può definire la tracciabilità come la possibilità di risalire all’ubicazione di un sistema, di un processo o di un prodotto, ma anche al loro utilizzo e alla loro storia. La tracciabilità può riguardare, in particolare, le origini dei pezzi e dei materiali, la distribuzione dei prodotti, la storia della loro realizzazione, e così via.

Nel momento in cui la posizione, l’applicazione o la cronologia di un’entità possono essere tracciate attraverso identificazioni registrate, il lavoro delle industrie si semplifica e la soddisfazione dei clienti aumenta. Grazie a un sistema di tracciabilità, è possibile delineare in modo trasparente le diverse fasi che compongono un processo di produzione, ognuna delle quali va a incidere in misura più o meno significativa sul prodotto finito. Gli obiettivi che possono essere raggiunti sono molteplici: non si tratta solo di essere certi di rispettare la conformità alle normative, ma anche di migliorare i processi. Ciò determina un risparmio consistente, tanto sui costi diretti quanto sui costi indiretti, e a risentirne in positivo è l’integrità del marchio, anche perché gli eventuali difetti possono essere risolti in tempi brevi.

Nel settore della componentistica industriale, i vantaggi della tracciabilità nel corso degli anni più recenti sono emersi in modo sempre più chiaro, e anche per questo motivo sono stati oggetto di ricerca. Merita di essere preso in considerazione, in tal senso, il grado di complessità delle catene di produzione, che a sua volta diventa sempre più elevato. Le società di assemblaggio non possono fare a meno di reagire di conseguenza.

Il ricorso al codice a barre e al codice EAN rende la tracciabilità più semplice, ma sono diverse le tecnologie che possono essere impiegate a questo scopo: si pensi, per esempio, ai sistemi QR Code e ai data matrix, che pur apparendo simili si caratterizzano, in realtà, per peculiarità ben diverse. Tutte e due le soluzioni corrispondono a sistemi di codici a barre, e in entrambi i casi vi si ricorre perché essi riescono a racchiudere una quantità di dati nettamente più elevata rispetto a quel che era possibile fare con lo standard 1D che veniva adottato in precedenza.

I QR Code sono in grado di comprendere fino a 4.296 caratteri e sono perfetti per le applicazioni online. Essi permettono, tra l’altro, di gestire caratteri speciali come quelli dell’alfabeto giapponese, e si contraddistinguono per la semplicità con la quale si interfacciano con le risorse in rete.

I datamatrix hanno una capacità di correzione degli errori pari al 33% e permettono di racchiudere fino a 2.335 caratteri, siano essi lettere o cifre. Essi sono consigliati per gli impieghi professionali e per i sistemi di tracciamento, offrendo un punto di forza significativo come la capacità di riunire, in uno spazio ridotto, una mole di informazioni molto ampia.

 

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