Facebook: i piani per l’Africa

holiday-2461726__340Facebook sta costruendo un enorme cavo sottomarino intorno all’Africa, nel tentativo di portare online un numero maggiore di 1,3 miliardi di abitanti del continente. La società di social media ha collaborato al progetto con China Mobile, MTN del Sudafrica, Orange della Francia e Vodafone della Gran Bretagna, oltre che con gli operatori di rete locali, soprannominati 2Africa.

Il suo compito è quello di costruire il cavo sottomarino Alcatel Submarine Networks, fornitore di sistemi via cavo di proprietà di Nokia. Con 37.000 chilometri di lunghezza Facebook sostiene che il cavo sarà “quasi uguale alla circonferenza della Terra”. Non è ancora chiaro quanti fondi Facebook e i suoi partner abbiano messo a disposizione per il progetto.

Un obiettivo primario dell’iniziativa, dice Facebook, è quello di portare una maggiore connettività in Africa. Il continente è “attualmente il meno connesso” del mondo, ha scritto l’azienda in un post del blog di mercoledì, con poco più di un quarto della sua popolazione che ha accesso a internet.

Il cavo sottomarino collegherà 23 paesi in Africa, Medio Oriente ed Europa. Facebook afferma che “fornirà quasi tre volte la capacità totale della rete di tutti i cavi sottomarini che oggi servono l’Africa”.

Facebook ha detto che il progetto 2Africa è stato reso più efficiente dall’uso dell’alluminio piuttosto che delle fibre di rame, in quanto queste potrebbero contribuire ad aumentare la capacità della rete. L’azienda sta ora sviluppando una nuova traversata che collega il Mar Rosso con il Mediterraneo e che, a suo dire, sarà la prima in quella regione in più di un decennio.

“2Africa è la continuazione dei nostri continui sforzi per espandere l’infrastruttura di rete globale”, ha detto Facebook. “Abbiamo collaborato con partner in tutto il mondo per costruire diversi cavi sottomarini in fibra ottica che sono leader del settore in termini di portata, capacità e flessibilità”.

Tuttavia, la pandemia di coronavirus potrebbe porre una serie di sfide. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito l’Africa che potrebbe essere pesantemente colpita, sostenendo di recente che potrebbe uccidere fino a 190.000 persone nella regione in un anno se non viene contenuta.

Nel frattempo, le misure di shelter-in-place a livello globale hanno messo a dura prova le reti esistenti, con un aumento della domanda di servizi ad alta intensità di dati come Netflix.

Ciononostante, il passaggio da Facebook evidenzia un maggiore interesse da parte delle aziende della Silicon Valley in Africa come un’opportunità di investimento ad alta crescita. L’anno scorso il CEO di Twitter Jack Dorsey ha dichiarato di avere intenzione di trasferirsi nella regione – anche se recentemente ha dovuto “rivalutare” questa ambizione a causa dell’epidemia di coronavirus.

Google sta anche lavorando su un cavo sottomarino, chiamato Equiano, che collegherebbe l’Africa con l’Europa. Il titano della ricerca sul web ha un’altra unità chiamata Loon che realizza palloncini ad alta quota per fornire internet 4G alle comunità rurali. Recentemente ha annunciato un’espansione di questo progetto in Mozambico.

In precedenza Facebook aveva in programma di teletrasportare internet in aree remote utilizzando droni ad energia solare. Chiamata Aquila, la società ha chiuso il progetto nel 2018, ma a quanto pare ha collaborato con Airbus per testare nuovamente tali droni in Australia.

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