Anche quando si è protestati si può accedere al credito. Quello che molti non sanno è che anche chi ha avuto un problema finanziario che ha portato ad un protesto o ad una segnalazione come cattivo pagatore può ugualmente ottenere un prestito personale. Sicuramente il percorso sarà più difficile ma ci sono diversi prodotti che sono stati studiati appositamente per soddisfare le necessità di questi soggetti.
Parliamo dei prestiti per protestati, una particolare categoria di finanziamenti che, ovviamente, risponde a determinate prerogative. In questa breve guida cercheremo di fornire tutte le informazioni necessarie per aiutare, chiunque ne abbia bisogno, a poter ottenere questa tipologia di finanziamento.
Come funzionano i prestiti per protestati
Per prima cosa dobbiamo dire che questi prodotti bancari sono una possibilità reale per tutti coloro abbiano avuto problemi di protesti o di segnalazioni in Crif. A tal proposito rimandiamo, subito, ad un approfondimento dove si può trovare tutto quello di cui si ha bisogno per comprendere appieno il mondo dei prestiti per protestati: PrestitiPerProtestatiOk.it .
Detto questo dobbiamo partire dal presupposto che anche un protestato può tranquillamente ottenere un finanziamento, specialmente se ha una busta paga con contratto a tempo indeterminato. In questo caso, infatti, la banca provvederà ad erogare una cessione del quinto dello stipendio e il problema verrà aggirato.
In caso non si disponga di una busta paga le cose si complicano un pochino e si è costretti a ricorrere all’aiuto di una terza persona, ma questo lo vedremo successivamente.
Prestiti per protestati con Findomestic
Findomestic è uno degli istituti più noti nel ramo del microcredito, prendendo grande risalto anche quando si parla di prestiti per protestati. Non importa se in passato siete andati incontro ad episodi spiacevoli che hanno scatenato la vostra registrazione al registro dei protesti, perché accedere senza troppi affanni a somme variabili e volte ad un investimento non è così complicato come pensate.
La garanzia principale che viene richiesta dall’ente creditizio in questione è uno stipendio fisso, attraverso il quale potrete aprire (senza difficoltà) le porte che conducono alla cessione del quinto. Si fa invece più critica la situazione, quando si è disoccupati o comunque non assunti con un contratto che permetta di destinare al rimborso una quota della busta paga.
In questi casi, potrete presentare alla banca un amico fidato che sia pronto a restituire il denaro (il tutto avverrebbe in automatico, con prelievo dalla busta paga o pensione) qualora, giunti in un qualsiasi punto del rapporto, il soggetto richiedente si riveli impossibilitato ad andare avanti con i pagamenti. E’ per questo che bisogna sempre pensarci su due volte, prima di accettare di ricoprire il ruolo di delegante a favore di un nostro conoscente in occasione di un prestito per protestati, esaminando attentamente il suo caso.
Prestiti per protestati senza busta paga
Duri i tempi, quando ci si ritrova senza una busta paga da tirare in ballo in fase di richiesta di un prestito, e inoltre si è iscritti all’albo dei protestati per alcune inadempienze passate. Per fortuna, esistono delle soluzioni che vanno incontro anche a questa branca di utenti, da mettere a punto per ricevere comunque un finanziamento.
Sebbene sia praticamente impossibile riuscire a convincere qualsiasi istituto ad accordarvi prestiti con cessione del quinto o doppio quinto, per i protestati senza busta paga esistono delle opzioni ad hoc grazie alle quali si può riuscire ugualmente a farsi concedere del credito dalle banche.
Parliamo, ad esempio, del prestito con delega ad un conoscente fidato del richiedente. Scegliendo questa via, sarete comunque voi gli intestatari del finanziamento, ma colui che avete delegato dovrà rispondere in termini economici qualora voi non riusciate, durante il periodo concordato, a saldare le rate del debito. Ovviamente il delegato dovrà essere in possesso delle classiche garanzie per poter usufruire di un prestito, vale a dire uno stipendio o pensione, via libera dell’Inps (o altro ente) e fotocopie dei documenti. Per l’ok finale, che sancirà l’erogazione del prestito per protestati, servirà una firma del delegato, su un documento che specifica la sua responsabilità a seguito di eventuali inadempienze del richiedente.