La sabbiatrice è uno strumento di lavoro molto particolare, in quanto si tratta di una pistola che funziona ad aria compressa, che viene riempita con sabbia silicea o con graniglia molto fine. I materiali vengono spruzzati sulle superficie metalliche e non che richiedono di essere ripulite da strati di colore, vernici e altri prodotti, difficili e laboriosi da togliere a mano.
Grazie all’azione compressa dell’aria erogata dalla pistola, i materiali sabbiosi vengono sparati in tutta velocità e quindi eliminano velocemente e senza fatica ogni residuo lasciando le superfici lucide e ben pulite.
La sabbiatrice è uno strumento molto utile, ma chiede di essere impiegato da professionisti o da chi possiede di una buona manualità.
È altresì importante impiegare la sabbiatrice con la massima protezione del viso e del volto, in quanto errori di manipolazione o avventi accidentali possono provocare ustioni della pelle. Il corpo va quindi ben protetto da capo a piedi e anche il volto deve essere riparato mediante l’impiego di mascherine che proteggano il viso e soprattutto gli occhi.
La sabbiatrice può essere scelta di diverse potenze, dipende dall’impiego che si intende farne. La tipologia più comune è quella ad aria compressa, ma esistono anche sabbiatrici a gravità, dove la sabbia cade per gravità in un tubo e viene successivamente erogata per compressione, a forza centrifuga, ovvero dotata di un dispositivo cinetico che muove la sabbia al suo interno oppure ad aspirazione, dove la sabbia viene aspirata con una decompressione attivata mediante un gioco di aria interno.
Compressore, sabbiatrice ed ugello (pistola di erogazione) sono i tre componenti principali della sabbiatrice, dove il compressore attiva l’aria presente nel serbatoio, che a sua volta produce un getto d’aria collegato con l’ugello che si propone come la bocca dalla quale la sabbia o la graniglia escono per eseguire il lavoro di sabbiatura. Le versioni più moderne sono dotate di comandi raffinati, ma di base la sabbiatrice presenta un tubo di prolunga per raggiungere anche le zone alte o problematiche e dei pulsanti che ne regalano l’attivazione e lo spegnimento.