Dopo un lungo silenzio arricchito da indiscrezioni e da rumors, qualcosa di concreto sembra farsi spazio nei progetti di Apple in relazione all’intelligenza artificiale. Il 22 dicembre scorso è infatti arrivata alle stampe (virtuali) la pubblicazione del primo dossier che la società di Cupertino ha realizzato in materia di intelligenza artificiale, frutto dell’alacre lavoro di un team di ricercatori della Mela, guidati dal capo progetto Ashish Shirvastava.
Stando a quanto ricorda Forbes, lo studio descrive una tecnica che permette di migliorare l’addestramento delle capacità di un algoritmo di poter riconoscere le immagini utilizzando quelle che vengono generate dal computer (maggiormente “digeribili” e apprezzabili per l’intelligenza sintetica) piuttosto che le immagini che provengono dal mondo reale, e che invece necessitano di un intervento da parte dell’uomo.
Da quanto si desume, e da quanto si è letto nelle osservazioni immediatamente replicate nella stampa americana, la mossa strategica di Cupertino sembra essere legata alla necessità di rendere più appetibile le proprie strutture e le proprie offerte ai migliori cervelli che lavorano sull’intelligenza artificiale, e fare poi un po’ di sano recruiting in un comparto in cui alcuni analisti sostengono che Apple si stia muovendo troppo prudentemente.
In realtà, non è affatto detto che la prudenza sia di casa Apple e che pertanto il silenzio sia riconducibile principalmente alla discrezione e al riserbo applicabili. Tuttavia, qualcuno sostiene che proprio questo grande riserbo sia un vero e proprio boomerang per Apple, considerato che la carriera di uno scienziato è spesso determinata dalla qualità e dalla quantità di pubblicazioni. Pertanto, la comunità di studiosi aveva più volte criticato la scelta di Cupertino di secretare i propri studi. Fino, almeno, a questa nuova apertura…