Apple ha annunciato di aver chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi in aumento del 4,6 per cento a quota 52,9 miliardi di dollari, con un volume che è pertanto inferiore a quelle che sono le attese degli analisti, che puntavano invece a un fatturato pari a 53,1 miliardi di dollari.
In particolare, a deludere sono stati i dati di vendita dell’iPhone, con 50,8 milioni di unità, e dunque in calo dell’1 per cento su base annua. Il management non sembra comunque particolarmente preoccupato di ciò, commentando invece i risultati in maniera positiva e cogliendo l’occasione per poter segnalare “una robusta domanda dell’iPhone 7 Plus’“.
Per quanto concerne gli altri prodotti di punta della gamma Apple, rileviamo come sia piuttosto buono il risultato di vendita del Mac in aumento a 4,2 milioni di unità grazie anche al contributo del nuovo MacBook, che ha consentito ai ricavi di crescere del 14 per cento. La divisione servizi di Apple, che include l’App Store e i servizi di pagamento, ha invece registrato un nuovo trimestre di crescita a doppia cifra, raggiungendo 7,04 miliardi di dollari rispetto ai 6 miliardi di dollari dello stesso periodo 2016.
Infine, si rileva come l’utile netto nel secondo trimestre sia cresciuto del 4,9 per cento a 11,03 miliardi di dollari, pari a 2,10 dollari per azione, superando le stime degli analisti.
Per il solo terzo trimestre, il management prevede ricavi in crescita fra il 3 per cento e il 7 per cento a 43,5-45,5 mld di dollari, inferiori alle stime di mercato pari a 45,7 miliardi di dollari. L’amministratore delegato di Apple, Tim Cook ha poi affermato di aver distribuito 10 miliardi di dollari agli investitori nel trimestre.