I verbali della riunione BCE di ottobre pubblicati qualche giorno fa hanno aperto le porte a modifiche alla guidance nel 2018. Di fatti, dalla lettura dei verbali emerge come il comitato fosse piuttosto divergente soprattutto sulla comunicazione di una data ultima di spegnimento del programma. Indicazioni in tal senso si sono avute nelle ultime settimane da più membri del Consiglio: gli argomenti a favore del mantenimento di un limite temporale flessibile per l’EAPP si riferivano principalmente all’impegno della BCE a preservare il grado di stimolo monetario necessario a riportare l’inflazione verso al 2%.
I membri a favore dell’annuncio di una data ultima di spegnimento del programma hanno argomentato che nel mantenere l’EAPP open ended vi è il rischio di generare aspettative di ulteriori estensioni. I verbali indicano anche che un membro del Consiglio lamentava che in assenza di rischio deflazione era opportuno indicare un data definitiva (e prossima) di chiusura del programma.
Ad ogni modo, la reale novità emersa dai verbali è che più membri hanno indicato che l’attuale guidance che lega gli acquisti di titoli all’aggiustamento sostenuto dell’inflazione andrebbe sostituita nel tempo con un riferimento all’orientamento della politica monetaria, più generale.
Sulla base di ciò non è certamente possibile escludere che il Consiglio della BCE possa iniziare a introdurre alcune modifiche agli orientamenti anticipati sull’EAPP entro la metà del 2018. Nel caso in cui l’espansione economica continuerà con il ritmo sostenuto che è stato possibile riscontrare negli ultimi mesi, sarà sempre più probabile vedere la BCE chiudere il programma EAPP entro la fine del 2018 e, dunque, toccare i tassi solamente intorno alla metà del 2019.