I principali indici europei di Borsa hanno colto l’occasione di avviare il nuovo anno con ulteriori rialzi delle proprie quotazioni, e mostrando così un tiepido segnale di forza con l’uscita da una fase di sostanziale lateralità che aveva contraddistinto l’andamento delle ultime sedute del 2016. L’allungo mostrato nelle prime sedute dell’anno ha così confermato il sentiment di propensione al rischio presente sui mercati, favorito nelle scorse giornate dai nuovi dati incoraggianti sul fronte macroeconomico.
Sebbene il calendario settimanale dei dati macro non offra tantissimi spunti di riflessione dopo l’abbuffata bonaria che è stata fatta nel mese di dicembre (soprattutto in virtù delle attese decisioni da parte delle banche centrali), l’ultimo movimento rialzista avviato da inizio dicembre si caratterizza per una salita particolarmente ripida e per una situazione di ipercomprato che potrebbe lasciare spazio nel breve a fisiologiche prese di profitto.
Per quanto infine concerne il contributo al rialzo dei primi giorni del nuovo anno, si noti come il sostegno è giunto dalla quasi totalità dei comparti europei, con il settore auto, farmaceutico e utility che hanno guidato i guadagni mentre un apporto più limitato è stato offerto dalle costruzioni, turismo e tempo libero e alimentare. Nuova positività ha caratterizzato anche il bancario, che ha fornito un buon impulso al FTSE MIB e che ha permesso di registrare una discreta variazione negli scorsi giorni, salvo poi correggere parzialmente.
Sempre a inizio anno si noti come i nuovi dati superiori alle attese relativi all’economia cinese hanno sostenuto l’andamento sui listini asiatici. Un ulteriore sostegno è stato garantito anche dai rialzi del petrolio, favorendo la forza relativa dei comparti legati alle materie prime.