Negli ultimi giorni era particolarmente attesa la pubblicazione degli ultimi dati relativi all’andamento della produzione lorda degli Stati Uniti. Dati che, in buona evidenza, sembrano aver parzialmente deluso, visto e considerato che il PIL del quarto trimestre del Paese nordamericano, per la stima advance, è aumento “solamente” di 1,9 punti percentuali trimestre su trimestre, annualizzati, dopo +3,5 per cento trimestre su trimestre, annualizzati, del terzo trimestre 2016.
Dall’osservazione emerge altresì che la domanda domestica cresce a un ritmo solido, con contributi positivi di tutte le componenti. I consumi sono in particolar modo in rialzo di 2,5 per cento trimestre su trimestre annualizzato, sulla scia di un incremento dei beni durevoli di 10,9 per cento trimestre su trimestre annualizzato, mentre i servizi rallentano a +1,7 per cento su base trimestrale annualizzata, da 2,8 per cento su base trimestrale annualizzata, in media nei due trimestri precedenti. Gli investimenti fissi non residenziali confermano la svolta positiva, con il terzo aumento consecutivo, +2,4 per cento annualizzato nel trimestre, in accelerazione da +1,4 per cento del terzo trimestre; le strutture sono in calo di -5 per cento su trimestre annualizzato (dopo +12 per cento trimestre su trimestre annualizzato dell’estate), mentre i macchinari (+3,1 per cento trimestrale annualizzato) segnano il primo dato positivo dopo quattro contrazioni consecutive.
Infine, gli investimenti residenziali rimbalzano di +10,2 per cento trimestre su trimestre annualizzato, dopo due cali. La spesa pubblica aumenta di 1,2 per cento trimestre su trimestre annualizzato, grazie a un incremento solido del comparto ex-difesa, oltre all’aumento a livello statale e locale.