Qualunque webmaster che mastica programmazione e web marketing da tanto tempo, può testimoniare come nel corso di questi anni il mondo di internet sia andato cambiando considerevolmente. Tempo fa infatti, eravamo tutti abituati a registrare un hosting linux low cost con le classiche estensioni .it, .com, .net, .info e .org, eppure la liberalizzazione apportata in questo settore ha sostanzialmente introdotto un sacco di novità: le estensioni dei nomi di dominio sono ora molto più variegate, tanto che alcuni siti web si presentano ormai in .ws, .eu, .xxx e via dicendo.
Ma da qualche settimana si sta valutando l’idea di rafforzare la spinta liberalizzatrice introducendo, tra le tante, le estensioni .wine e .vin (che tradotti dall’inglese la prima e dal francese la seconda stanno a significare “vino”). Qualcuno, evidentemente, ha intenzione di registrare un hosting linux low cost con queste estensioni, magari per creare un sito che tratti la storia del vino, o ancor più probabilmente per dar vita ad un portale ad hoc che sponsorizzi le attività di un’azienda vinicola.
Ma l’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) cosa ne pensa in proposito? Da parte sua l’organismo ha dichiarato di essere favorevole a tale proposta, ma il ruolo di bastian contrario è comunque giocato da una fitta rete di associazioni che di .wine e di .vin non vogliono proprio sentirne parlare. La ragione risiede nel fatto che il vino, a parer loro, non possa più considerarsi mero bene di consumo ma anzi vero testimonial della tradizione di diversi Paesi: l’utilizzo indiscriminato o ancor peggio esclusivo di queste estensioni non tutelerebbe quelle economie che ripongono nel commercio del vino una dei loro punti di forza.
E’ un po’ come se un’azienda cinese (che di vino ne sa chiaramente molto meno di noi o dei francesi) registrasse un sito con estensione .wine dando l’idea ai potenziali clienti di avere a che fare con prodotti di alta qualità. Quando invece la realtà sappiamo essere molto diversa.
La questione quindi è parecchio dibattuta: hosting linux low cost con queste estensioni, o meglio evitare?