La mononucleosi è una malattia virale molto diffusa, che colpisce di preferenza soggetti in età giovanile, dai 15 ai 25 anni di età. Nei paesi in via di sviluppo tale patologia colpisce di preferenza soggetti molto giovani, con età inferiore ai 5 anni. Una delle problematiche principali correlata alla mononucleosi è il fatto che i sintomi non sono esclusivi di questo tipo di patologia, possono quindi essere confusi con quelli di un’influenza, portando il soggetto infetto a diffondere il virus in modo diffuso.
Come si contrae la mononucleosi
La mononucleosi viene anche chiamata malattia del bacio, questo perché il virus è presente in modo massiccio nella saliva dei soggetti colpiti. Non serve per forza baciare una persona colpita da mononucleosi per ammalarsi, basta condividere oggetti della vita quotidiana, come ad esempio un bicchiere o anche appoggiare lo spazzolino, o le posate, vicino a quelle di un paziente in fase infettiva. Dalla bocca il virus si diffonde rapidamente in tutto l’organismo, sfruttando il sistema linfatico. I primi sintomi della mononucleosi sono facilmente confondibili con quelli delle patologie da raffreddamento, cosa che porta chi ne è affetto a continuare la sua vita quotidiana, portando il virus in ogni luogo che frequenta.
Curare la mononucleosi
Ad oggi non esistono farmaci che abbiano dimostrato un effettiva efficacia contro questo virus, il modo migliore per guarire consiste nel curare i singoli sintomi quando si presentano e nel trascorrere un periodo di riposo. Purtroppo al mononucleosi tende ad avere un decorso abbastanza lungo, quindi spesso capita che i pazienti affetti debbano rimanere lontani dal lavoro, o dallo studio, per circa un mese, o anche di più. Gli antivirali non hanno effetto contro la mononucleosi e neppure gli antibiotici. Può però capitare che, in concomitanza con la malattia, si sviluppino patologie batteriche, come ad esempio la faringite o la laringite. In questi casi è bene instaurare una terapia antibiotica, per evitare l’acuirsi dei sintomi. Sono efficaci anche gli antifebbrili e i farmaci antiinfiammatori, che consentono di diminuire i sintomi.
Dopo la guarigione
La mononucleosi, nella maggior parte dei casi, non lascia strascichi, anche se è importante, per un certo periodo, evitare gli sporti di contatto o i lavori pesanti. Questa malattia infatti causa in molti pazienti l’ingrossamento della milza, che può portare, in caso di caduta o di impatto violento, a far rompere questo rogano, con conseguenze ovviamente negative per la salute del soggetto.