Nuovi dati sono stati appena pubblicati sullo stato di salute del mercato immobiliare italiano. In seguito a un sondaggio condotto alla fine del secondo trimestre dell’anno dalla Banca d’Italia, è emerso ad esempio che il tempo medio intercorso tra l’affidamento del mandato e la vendita dell’immobile è tornato a salire a quota 9,6 mesi, contro gli 8,6 mesi nell’indagine precedente e contro i 9,4 mesi dell’indagine risalente al secondo trimestre del 2015. L’incremento dei tempi medi di vendita ha riguardato soprattutto le attività immobiliari nel Nord Ovest e nel Centro.
Ad aumentare, oltre al dato medio relativo ai tempi di vendita, è anche il dato relativo all’incidenza degli acquisti finanziati da mutui: stando alle ultime statistiche elaborate dalla Banca d’Italia, infatti, la quota è aumentata ancora, grazie alle condizioni favorevoli sul mercato del credito, a 76,1 per cento (da 73,8 per cento a inizio anno e 66,8 per cento un anno fa), così come il rapporto tra prestito e valore dell’immobile (il c.d. loan to value tocca infatti un nuovo massimo dal 2009 a 73,8 per cento da 69,3 per cento precedente e 65,3 per cento di un anno prima).
Per quanto riguarda infine le aspettative che gli operatori hanno sul proprio mercato di riferimento che sul mercato immobiliare nazionale si sono intanto fatte meno favorevoli rispetto alla precedente rilevazione, con una incidenza più pessimista soprattutto nelle aree non urbane e al Centro e al Sud, ancora per via di fattori di natura stagionale, ma risultano in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.