È stato uno dei giochi per next gen più attesi dell’anno e, probabilmente, il titolo che ha fatto parlare di se in questi primi due mesi videoludici: parliamo naturalmente del capolavoro di Capcom, Resident Evil 7, un horror in prima persona che ha tolto il sonno a ben più di qualche videogiocatore internazionale. Vietato in Italia ai minori di 18 anni, Resident Evil 7 non ha avuto identico trattamento in tutto il mondo, tanto che in alcuni Paesi è stato censurato severamente. Ma in che modo?
A occuparsi di questo tema è stato Censored Gaming, che ha pubblicato sul proprio canale YouTube alcuni video che mostrano in che modo Resident Evil 7 è stato trattato: in particolare, nella versione giapponese il titolo è stato pesantemente rivisto in alcune scene piuttosto cruente e angoscianti, che non riportiamo di seguito per evitare di turbare la sensibilità di qualcuno e, per gli altri, per non rovinare lo svolgimento della storia e il finale della stessa.
Quel che è certo è che Resident Evil 7 ha risollevato un tema molto caro in tutto il mondo: l’impatto che le produzioni videoludiche possono avere sulla sensibilità degli animi dei più giovani, con conseguente elevazione di un limite minimo per il loro accesso (in verità, molto facilmente aggirabile, visto e considerato che non è difficile procurarsi una copia di questo titolo, anche al di sotto della maggiore età). Un tema acuito dalla disponibilità di Resident Evil 7 per visore di realtà virtuale, in grado di conferire un’esperienza ancora più terrificante e shockante. E voi che ne pensate? Ritenete che sia giusta la censura anche nei videogiochi? Avete giocato a Resident Evil 7? E che cosa ne pensate di questo titolo horror?