SNAM ha annunciato di aver chiuso il terzo trimestre dell’anno, e più generalmente i primi nove mesi dell’esercizio, con dei risultati che sembrano essere in linea con le attese dei principali analisti e della stessa società operante nel settore energetico. In particolare, la società ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto di 783 milioni di euro, in contrazione dell’11,8 per cento rispetto a quanto fece nello stesso periodo dell’anno precedente, su ricavi pari a 2,55 miliardi di euro, in riduzione del 5,4 per cento anno su anno.
A pesare sui conti la revisione del WACC, il tasso di remunerazione del capitale investito netto a valere per il 2016 per il trasporto e la distribuzione del gas, che riflette l’entrata in vigore del nuovo piano regolatorio. Infine, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 ammonta a 14.019 milioni di euro, contro i 13.779 milioni di euro con il quale la società aveva chiuso il bilancio al 31 dicembre 2015.
Per quanto infine concerne le altre notizie di rilievo per la giornata di Borsa, spiccano gli ultimi dati di Nielsen, secondo cui nei primi nove mesi dell’anno il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia si attesta a +2,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015. Nel solo mese di settembre la raccolta mostra un calo del 2,4 per cento anno su anno, mentre non sono ancora disponibili i dati relativi al mese di ottobre, che dovrebbe comunque avere attenuato la flessione rilevata nel corso del mese precedente. Complessivamente, il 2016 potrebbe pertanto chiudersi con un saldo positivo degli investimenti pubblicitari, pur con composizione tendenzialmente differente, che va a premiare alcuni canali tradizionali, e altri più innovativi.