Il destino dei programmi TV è determinato dagli ascolti televisivi e questo non può essere evitato. Uno spettacolo, anche se scritto magistralmente e con un ottimo cast, non può durare più di una stagione se i primi episodi non ottengono un riscontro positivo da parte del pubblico.
Invece, un alto numero di ascolti consentirà una maggiore visibilità al proprio prodotto televisivo, trasformandolo in un marchio a tutti gli effetti, ed esportandolo anche all’estero. Un buon risultato porta a riproporre il contenuto in modo più o meno continuativo, facendolo diventare parte integrante del palinsesto televisivo. In questo caso, per non perdere nemmeno una puntata del proprio programma o serie preferita, basta tenersi informati sulla programmazione, attraverso una guida TV, come quella che si può trovare qui.
Cosa sono gli ascolti TV
Gli ascolti TV misurano il numero medio di spettatori che guardano un determinato canale o programma televisivo in un periodo di tempo. Si può dire che i numeri associati agli ascolti televisivi di uno show sono la media del numero totale di contatti ricevuti da quella trasmissione.
Gli spettatori medi vengono presi in considerazione più dei picchi di contatti registrati in questa situazione. Oltre ai numeri di visualizzazione, gli ascolti TV misurano i dati inerenti allo share. Ma cosa significa esattamente questa parola? Il termine “share” è usato per fare riferimento alla percentuale di spettatori che hanno seguito uno spettacolo rispetto a un altro (rispetto al totale).
Come viene calcolato lo share TV
Lo share di un programma televisivo si calcola dal rapporto tra il numero medio di spettatori registrati per un determinato periodo di tempo e il numero totale di spettatori che guardano contemporaneamente altri canali. Il compito di elaborare e trasmettere i dati degli spettatori spetta ad Auditel, società milanese fondata nel 1984.
La TV in Italia e suoi ascolti… Da record!
In Italia, a partire dal 2018, Auditel ha calcolato il numero di ascolti televisivi dal 1986 su un campione di circa 16.200 famiglie
Nel 2011, il maggior numero di spettatori mai registrato da Auditel in Italia è stata la semifinale dei Mondiali 1990 tra Italia e Argentina, che è stata seguita da circa 27 milioni di telespettatori. L’evento più visto nella storia della televisione italiana è stata anche la finale del Mondiale FIFA 2006 tra Italia e Francia, che ha avuto una media di 23.935.000 telespettatori, con un indice di ascolto dell’84,11%.
Come si calcolano gli ascolti TV
Ci si potrebbe chiedere però come si misurano gli ascolti televisivi. L’audience è sempre rappresentata da vari indici di ascolto, calcolate da indagini statistiche. Nel campo della televisione, le società che effettuano le ricerche installano un dispositivo speciale chiamato contatore in alcune case selezionate dalla società di ricerca e conducono un sondaggio. Questi contatori possono registrare in modo semiautomatico quante volte si accende la TV al giorno, quale canale e quante persone ci sono e trasmettono i dati raccolti attraverso le linee telefoniche
Come funziona la pubblicità in base agli ascolti TV
Vista la sua importanza, l’interesse per gli ascolti televisivi del giorno precedente è molto alto, soprattutto per il settore della pubblicità. Bisogna infatti ricordare che questa è molto importante per gli investitori durante la fascia serale: il numero dei telespettatori in prima serata è solitamente maggiore e quindi più spettatori vedranno l’annuncio. Di conseguenza, le grandi aziende sono disposte a investire più soldi in questa fascia oraria se in concomitanza con programmi di grande seguito.